martedì 2 marzo 2010
Piccola intervista 2 a Marco di Marta Micozzi
Dalla Maratona di Roma al Kenya fino alla prossima 100km sognando di tagliare il traguardo con in braccio la sua bimba!
1-Marco, come è nata questa esperienza?
Lo scorso anno ho partecipato alla maratona di Roma arrivando primo degli italiani. Non tanto per merito mio, quanto per demerito altrui, perché i più forti non c’erano! Il premio per il primo degli italiani era appunto un viaggio in Kenya offerto dal ministro del turismo keniano che era ospite alla maratona.
2-quando sei partito? Cosa ci racconti del lungo viaggio?
Sono partito il 29 gennaio e sono rimasto in Kenya per 8 giorni. Sarebbero tantissime le cose da raccontare perché ho visitato tantissimi posti. Siamo stati ad Eldoret dove si allenano i più grandi campioni keniani; poi ci siamo spostati nel Masai Mara a fare il safari vedendo tutti gli animali della savana, successivamente siamo andati sulla costa a Diani Beach, a Mombasa e infine siamo tornati a Nairobi da dove siamo poi ripartiti per tornare a Roma.
3- Chi ti ha accompagnato?
Sono andato con mio fratello Gian Luca anche se sarei dovuto andare con Serena, ma poiché aspetta una bimba ed è al settimo mese di gravidanza, non era il caso di farle affrontare un lungo viaggio.
4- Quali erano i programmi delle varie giornate?
Le giornate iniziavano molto presto ed erano tutte già organizzate. Eravamo impegnati tutto il giorno, dalla mattina alla sera.
5- Con l’inglese come ti sei trovato?
All’inizio avevo grosse difficoltà, poi più passavano i giorni e più mi rendevo conto che la situazione migliorava. Cercavo di sforzarmi, certo non ha livelli altissimi, però mi facevo capire!
6- Delle persone cosa ci dici?
Di “non atleti” ne ho conosciuti diversi: sono persone tranquillissime che conducono una vita molto simile alla nostra.
7- I keniani sono veramente così tanto forti?
Si, sono fortissimi e si allenano moltissimo. Ad Eldoret ho avuto la possibilità di vedere keniani allenarsi a tutte le ore del giorno. Si alzano la mattina molto presto, il loro primo allenamento lo iniziano verso le 6 e lo fanno a digiuno in modo che si consumano più grassi che zuccheri. Si allenano così presto anche per non incontrare il caldo e poi perché hanno paura che lungo la strada possano incontrare mucche e quindi essere ostacolati nei loro allenamenti. Questo ovviamente è un vantaggio nelle maratone!
8- Hai fatto anche allenamenti con loro?
Non ho fatto allenamenti con i keniani perché siamo stati ad Iten, il punto di riferimento per questi atleti, solo ed esclusivamente un giorno però ho avuto la possibilità di incontrare atleti italiani che erano lì. Ho avuto la possibilità di correre con uno dei migliori atleti italiani a livello giovanile che è Andrea Lalli e poi ho incontrato Stefano Baldini, Daniele Caimmi, Ottavio Andriani e Giuliano Battocletti. Avrei dovuto correre con i keniani invece mi sono ritrovato in mezzo ai più forti atleti italiani!
9- Hai fatto anche il safari, cosa ci racconti?
Il safari è stata un’esperienza unica e bellissima perché ho avuto la possibilità di vedere animali che fino a quel momento avevo visto solo allo zoo quando ero piccolino oppure in tv nei vari documentari. Ho visto leoni, giraffe, ippopotami e la cosa particolare è che dormendo all’interno di una tenda ben attrezzata avevamo l’ippopotamo praticamente vicinissimo. Quindi il rapporto con gli animali è molto diretto, così come il fatto di vedere il leone mangiare le loro prede a pochi metri di distanza.
10- Mi raccontavi che ci sono posti bellissimi; questa bellezza però è “distorta” da povertà ed arretratezza......
Purtroppo si, quella è una cosa che ti rimane dentro. In ogni posto che ho visitato c’erano situazioni di estrema povertà; le persone vivono in case fatte di fango, non hanno un tetto solido perché è fatto con canne, molti non hanno né acqua né corrente elettrica. Non vivono sicuramente come viviamo noi. Una cosa che mi ha colpito è che non ho mai visto dei giochi per bambini. La nostra guida ci ha detto che in Kenya non esistono negozi che vendono giocattoli, perché si hanno altre priorità.
11- Ma è vero che hai mangiato la carne di coccodrillo?
Si è vero. L’ultimo giorno ci hanno portato nel ristorante più famoso di Nairobi e abbiamo avuto la possibilità di mangiare diversi tipi di carne tra cui anche quella di coccodrillo che consiglio perché è molto tenera e molto buona!
12- Cosa ti è rimasto di questo viaggio?
Tantissimo. Visitare l’Africa è sempre una cosa un po’ particolare soprattutto perché la differenza che c’è con il nostro modo di vivere è veramente tanta: apparentemente vivono come noi poi però le difficoltà che incontrano e il modo in cui le gestiscono è completamente diverso. Quello che rimane più impresso è la povertà. Sembra però che loro non ne soffrano così come magari potrebbe essere per un europeo nella loro stessa condizione; accettano la cosa come se fosse naturale e che non può essere cambiata.
13- Fisicamente stai attraversando un buon periodo?
Si, fisicamente sto abbastanza bene o comunque meglio di altri periodi negativi. Ho un piccolo dolore sul gluteo destro che mi ha dato un po’ di problemi per la preparazione delle gare però continuiamo lo stesso.
14- Parteciperai come lo scorso anno alla “Roma-Ostia” e alla “Maratona di Roma”?
Si, domenica correrò la Roma-Ostia sperando di fare un tempo migliore dell’anno scorso in cui avevo fatto 1h11’30” Spero di correre intorno a 1h10’00” in modo tale di avere una possibilità in più per fare bene alla prossima gara e cioè alla Maratona di Roma, l’appuntamento clou per questa prima parte di stagione.
15- Come gli anni passati, anche questo anno correrai la “100 km del Passatore”. Hai un sogno particolare per questa ultramaratona?
Si ovviamente correrò la 100km del Passatore. Proprio oggi ho ricevuto la locandina e due settimane fa mi ha chiamato l’organizzatore quindi ci sarò anche perché è la 100km più bella che c’è al mondo e non posso mancare. Quest’anno il sogno non è di vincere ma di poter tagliare il traguardo con in braccio Luce, la mia bambina!
(grazie Marco e un grande in bocca al lupo per queste gare… con affetto Marta!)
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1 commento:
Grazie mille di aver pubblicato questa intervista sul tuo blog, era bellissima e mi ha fatto molto piacere esser passato e poterla leggere!!
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