lunedì 16 febbraio 2009

"Pole pole, tuta fika"

Non sono diventato africano, né tanto meno ho fatto un corso accelerato si swahili. E’ solo che nel periodo di permanenza nell’isola di Zanzibar ho avuto modo di entrare in contatto con le persone del posto ed apprendere da loro le parole ed i modi dire più comuni. “Chi va piano, va sano e va lontano”, loro lo traducono con “Pole pole, tuta fika”. Che vuol dire appunto la stessa cosa, ma ha un suono diverso e più simpatico (almeno per me). E comunque fa si che quando detto desti maggiore attenzione. Ho sposato con entusiasmo questo proverbio perché rispecchia, non solo in questo periodo, il mio approccio all’atletica. Cosciente infatti di una condizione quanto mai precaria, sto cercando di recuperare il tempo perduto (chissà poi cosa vorrà dire) dedicandomi con più entusiasmo a lavori di qualità e cercando di mettere dentro una maggior quantità di chilometri. In questo mio progetto mi trovo ancora nella fase iniziale, ma credo che sia già qualcosa. Ieri, per la prima volta dall’inizio dell’anno, ho fatto un doppio allenamento. 14 km la mattina, con 10x200 m in salita e 3x1000 m in pianura, e 9 km su tapis roulant la sera. Riconosco che non è nulla di eccezionale, ma per chi non è più abituato a tali cose, l’entusiasmo sta più nell’aver sconfitto la fatica mentale, piuttosto che quella fisica. La speranza è di riuscire a portare avanti con successo i miei intenti. Gli impegni, come per tutti, sono tanti. Questa settimana, oltre al lavoro, c’è da organizzare La CiaSpeata di domenica prossima. Nel frattempo giovedì avrò il compito di aiutare i miei amici Giovanni e Marta con una gara di fondo valida per il campionato regionale degli studenteschi. La settimana prossima quello con le scuole elementari per il progetto che prevede la qualificazione per la successiva partecipazione delle stesse alla stracittadina della Maratona di Roma. Quanto al resto ho ricevuto in questi giorni la lettera da parte della IUTA per l’adesione al raduno di Schio dei prossimi 13, 14 e 15 marzo. Come ho avuto modo già di spiegare in passato non è mia intenzione prendere parte a nessuna delle iniziative prese dal settore tecnico in questa direzione. I motivi sono tanti, forse troppi. E tutti riconducibili, nel bene e nel male, a quanto successo dallo scorso settembre fino ai giorni del Mondiale di Tarquinia. Non credo opportuno elencarli, almeno per ora, su questo post. Il mio sito-blog nasce con un nome che è l’emblema del mio modo di rapportarmi allo sport. Le persone che ci dirigono fanno fatica a percepirne il significato, non solo a comprenderlo. Questo il loro limite, questa la mia scelta.

3 commenti:

Frate_tack ha detto...

Pole pole, tuta fika a te :-) e non prendertela troppo per i dirigenti, corri che è la cosa che ti viene meglio e più ti fa bene! Un saluto!

Anonimo ha detto...

tuta fika: sottoscrivo! vai alla grande che andreone rigo pure lui sta tornando in forma, in belgio sarà bis. luciano er califfo.

Anonimo ha detto...

Ben detto, Marco sei una persona ecciezionale, ripeto sono veramente contento di averti conosciuto, ci vediamo domenica insieme a tutti gli amici e con tutti quelli che amano correre e divertisi, sicuramente saremo in tanti alla CIASPEATA, comunque sia o in tanti... o in pochi.... l'imporatante è divertirsi e far rosicare chi si è perso questo evento hehehehe, comunque organizzare queste manifestazioni nelle nostre regioni è importante anche per far capire a tante persone che correre fa bene al cuore e alla mente, un abbraccio ci si vede domenica!!
Saluti Carlo RICCI