mercoledì 17 settembre 2008

Non bene, ma benino

Stamane, come da programma, ho svolto il lavoro di qualità: 26 km facendo 2 km a 3’40” e 1 km a 3’10”. Lavoro per me estremamente difficile non tanto sulla parte dei recuperi, ma sulla quella dei ritmi veloci. In effetti, avendo perso l’abitudine a correre a certe andature, quando aumento i ritmi il mio organismo ne risente e accusa il colpo. Ciò si può vedere sui mille veloci finali, ma anche su alcuni dei recuperi. Nonostante tutto credo di non potermi lamentare. Un altro tassello è stato messo nella marcia di avvicinamento al Mondiale. Inoltre ho con me due “scusanti”: ho corso da solo (di solito ho mio fratello con la bici al fianco) e c’era una forte ventilazione (in qualsiasi direzione corressi sentivo il vento contro). Sabato il prossimo impegno.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao Marco,
sono arrivato al tuo blog seguendo la questione fidal - rimborsi promessi e non mantenuti e ho finora tralasciato la parte più interessante cioè quella eminentemente atletica.
Io sono un tapascione di 43 anni e per me i tuoi tempi sono assolutamente "lunari", però intuisco le stesse angosce e gli stessi timori di fondo che fluttuano nella mia testa quando mi alleno.
Io credo che alla fine l'importante è essere a posto con la propria coscienza, quando sai di avere fatto tutto il possibile e di avere dato tutto quello che avevi in quel momento sei sempre soddisfatto. Al di là dei tempi.
Marco Flamminii Minuto (marcobummi)

Anonimo ha detto...

Ciao Marco,
mi pare un allenamento assolutamente positivo, recuperare a ritmo di 3'40" delle ripetute attorno ai 3'10" e' fisicamente e psicologicamente molto duro, credo proprio che i tempi leggermente piu alti ci stiano tutti.

Bell'allenamento,
dacci dentro la direzione e' quella giusta!

Simone

Marco D'Innocenti ha detto...

Caro Marco Flamminii Minuto, credo che quando si corre siamo, bene o male, tutti uguali. Nonostante le diverse ambizioni ognuno ha dei sogni da seguire e non credo si possa sognare senza tenere al sogno fatto. Per questo nascono angosce e timori, quelle stesse preoccupazioni senza le quali non saremmo in grado di vivere felicemente. Un caro saluto

Marco D'Innocenti ha detto...

Caro Simone, grazie davvero per l'incoraggiamento. Sto cercando di impegnarmi al max, anche se mi piacerebbe fare qualcosa di più. Portare avanti tutti gli impegni della vita quotidiana e conciliarli con la corsa non è cosa facile, ma il bello è forse tutto qui. Un caro saluto