mercoledì 25 febbraio 2009
Un grande spettacolo davvero!!!
Ed alla fine ad avere ragione sono stati tutti coloro che hanno creduto e pensato che correre in un modo differente dal solito fosse la cosa più bella da fare in una giornata, come quella di domenica scorsa, in cui le previsioni davano sole alto nel cielo e temperature in rialzo. E così è stato. L’entusiasmo di provare le ciaspole ha colpito tutti quanti, anche chi alla vigilia era un po’ scettico in merito. Messe da parte le incertezze iniziali relative a come approcciarsi ad un “mezzo” nuovo e così unico, indossate le racchette da neve, fatti i primi passi, e per qualcuno anche le prime cadute, provata l’ebbrezza della corsa non solo in pianura, ma quel che più contava in salita ed in discesa, tutto è sembrato più facile e scontato. E quindi con spiriti diversi, dal piacere di una semplice passeggiata alla volontà vera e propria di confrontarsi comunque con il cronometro, tutti hanno accettato di buon grado “la sfida”. Un giro di 2,6 km circa da ripetere due volte in un paesaggio che dire incantevole è davvero troppo troppo poco. È vero, la fatica non è stata poca. Le difficoltà maggiori due. La prima relativa all’altitudine. La sensazione un po’ per tutti è stata quella di avere a disposizione meno fiato del solito. La seconda alla fatica fatta dalle gambe dovuta ad un modo di correre e di condurre le ciaspole molto simile ad una corsa a gambe alte. Nonostante questo tutti hanno mostrato di gradire questo modo diverso di vivere il running e la neve e si sono ripromessi di essere presenti anche il prossimo 14 febbraio 2010 per l’edizione numero 1.
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8 commenti:
Bella gara diversa dal solito, corsa con spirito libero e animo spensierato, godendosi la natura e la compagnia di tutti quelli che pensano che ogni tanto correre "liberamente" sia una cosa fantastica.
Sembravamo tanti puledri liberi nella sconfinata prateria.
Grazie Marco, grazie natura.
Peppe Bizzarri
Il Grazie,con la G maiuscola,và a tutte le persone che hanno lavorato e sudato affinchè tutto ciò potesse accadere.Il piacere è stato grandissimo,per me poi in modo particolare avendo coinvolto familiari,amici di lunga data,amici-compagni della mia e di altre società podistiche,tutti felici di aver trascorso una giornata all'insegna dello sport,ma anche del divertimento e dell'amicizia.Vorrei poi mandare un messaggio di speranza agli "stolti"...tranquilli l'anno prossimo potrete riparare all'errore di non essere stati presenti...A te poi caro Marco non devo dire niente di più di quello già detto domenica...un abbraccio
Il Grazie,con la G maiuscola,và a tutte le persone che hanno lavorato e sudato affinchè tutto ciò potesse accadere.Il piacere è stato grandissimo,per me poi in modo particolare avendo coinvolto familiari,amici di lunga data,amici-compagni della mia e di altre società podistiche,tutti felici di aver trascorso una giornata all'insegna dello sport,ma anche del divertimento e dell'amicizia.Vorrei poi mandare un messaggio di speranza agli "stolti"...tranquilli l'anno prossimo potrete riparare all'errore di non essere stati presenti...A te poi caro Marco non devo dire niente di più di quello già detto domenica...un abbraccio
Giornata stupenda, posto favoloso persone con tanta voglia di divertirsi, organizzazione impeccabile, vin brulè ottimo,ed una accoglienza fantastica, non cè alto da dire bisogna soltanto vivere queste emozioni per capirle, te e Mauro siete veramente grandiosi..... per i miei figli è stata la prima gara e si sono divertiti da morire non vedono l'ora di ripeterla, ho fatto tantissime foto come posso te le invio.
un abbraccio Carlo
Caro Peppe, il merito non è mio, ma solo ed esclusivamente della natura che ci circonda. Noi ci abbiamo messo la parte meno importante. Grazie ancora per il sostegno e e per essere venuto. Un caro saluto
Caro Mauro, grazie di cuore per tutto quello che hai fatto e quello che farai. Ricordati che senza di te non avremmo mai avuto la soddisfazione di mettere le ciaspole ai piedi in quel di Campo dell'Osso lo scorso 22 febbraio. Grazie. Un caro saluto Schiappetta
Caro Carlo, non posso aggiungere nient'altro. Hai già detto tutto tu. Un'unica cosa, il vin brulè era davvero eccezionale. Valeva la pena salire fino a Campo dell'Osso anche solo per berlo. Un caro saluto P.S.: complimenti ai tuoi figlioli
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