venerdì 6 marzo 2009
Col naso all'insù
Non è simpatico dirlo, ma quest’anno davvero non se ne può più. È stata una stagione da ricordare, ovviamente in negativo. Qui dalle mie parti, ma bene o male in tutta Italia, il maltempo la fatta da padrone, lasciando solo raramente spazio al caro sole. Oltre ai danni che si è portato dietro, con straripamenti dei fiumi e allagamenti vari, si è fatto sentire anche sulla vita all’aperto delle persone in generale e, più nello specifico, di tutti coloro che, come me, hanno il piacere di correre. Ogni qualvolta c’è in programma un allenamento è necessario verificare con tempo le condizioni meteo e guardare continuamente il cielo nella speranza che lasci la possibilità di affrontare l’impegno sportivo senza l’aggravio della pioggia. Personalmente provo maggior fastidio quando devo affrontare un lavoro di qualità, in effetti in questi casi è meglio evitare di correre in condizioni sfavorevoli e rimandare il tutto, mentre per gli allenamenti lenti ho adottato, come molti, la soluzione tapis roulant. Che non è davvero male, perché ti consente di correre all’asciutto e soprattutto di farlo a qualsiasi ora del giorno senza essere costretto a cercare luoghi illuminati o ad indossare lampade frontali. Non è molto che ne possiedo uno. Il primo l’ho comperato ad ottobre del 2005, ma devo essere sincero, oramai non ne potrei fare più a meno. Certo è un po’ noioso ed il tempo sembra scorrere più lentamente rispetto a quando si corre all’aria aperta, ma senza dubbio è uno strumento utile ed indispensabile per tutti coloro che devono adattare lo sport alla vita quotidiana e che con il passare del tempo hanno sempre meno voglia e fantasia di sacrificarsi correndo sotto l’acqua.
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