domenica 13 dicembre 2009

Il fiore più bello

Tante cose da dire e non sapere da dove iniziare. Forse una soluzione c’è. Partiamo da oggi ed andiamo a ritroso, ma velocemente. Stamattina gara ad Anguillara Sabazia, Trail dei Due Laghi, 21 km e qualche centinaia di metri su e giù per terreni sconnessi e fangosi, ma proprio per questo ancora più belli. Il mal tempo non è riuscito a rovinare la festa alla splendida manifestazione messa su dagli organizzatori. Tanti atleti, quasi 400 e tutti visibilmente soddisfatti al traguardo per aver portato a termine la grande fatica. Personalmente sono contentissimo di un secondo posto che tale non sarebbe dovuto essere. Ma non si è mai grandi abbastanza da conoscere bene il mondo, soprattutto quello della corsa ed in particolare di alcune persone che lo popolano. Fortunatamente la mia aspirazione è altro nella vita, non per tutti. Detto questo passiamo a venerdì. Grande festa al Grand Hotel Parco dei Principi a Roma per il 46esimo anniversario (almeno così mi sembra di ricordare) dell’Indipendenza del Kenia, con la partecipazione delle più alte cariche dello stato africano in Italia, compresa ovviamente l’ambasciatrice. Che cosa c’entravo io in tutto ciò? Semplice, dovevo ritirare il premio vinto alla scorsa edizione della Maratona di Roma come primo italiano, uno splendido viaggio in Kenia per due persone con visita ad Eldoret, l’altopiano in cui si allenano i più grandi maratoneti del mondo. Poi uno splendido safari nel Parco Masai Mara e per finire qualche giorno da trascorrere sulle splendide spiagge bagnate dalle acque cristalline dell’oceano Indiano. Lo confesso, in tanti anni di carriera non mi è mai capitato di vincere qualcosa del genere, ma come si dice “la fortuna aiuta gli audaci”. Martedì, il giorno della festa dell’Immacolata, ottima occasione per riprovare l’ebbrezza di un lungo attraverso i Monti che circondano Subiaco. 31 km in 2 ore e 30 minuti circa. Senza ritmi importanti, ma solo una bella passeggiata con salite e discese impegnative per rimettere un po’ sotto pressione il mio organismo, che dal Passatore non affrontava più nulla di simile. Infine, anche se avrebbe meritato tutt’altra considerazione e posizione, e quindi come dicono da altre parti “Last, but not least”, il week end trascorso a Torino per la gara Tuttadritta di 10 km che unisce piazza San Carlo alla residenza di caccia dei reali di Stupinigi. Detto che ho corso in 32’40” abbassando di circa 20 secondi il tempo fatto registrare alla Corri al Tiburtino sulla stessa distanza, c’è da raccontare la splendida accoglienza ed ospitalità messa su dagli organizzatori della gara, che sono poi gli stessi della Maratona di Torino. Quindi il presidente, nella persona di Luigi Chiabrera, e ai suoi due splendidi collaboratori Marco e Selena. Le giornate e gli attimi trascorsi insieme sono stati bellissimi, così come le emozioni provate. Fa bene allo spirito ed alla mente fare queste esperienze e sapere che l’atletica può e deve essere solo uno strumento per stare bene con se stessi e con gli altri. Purtroppo non tutti ne colgono il fiore più bello.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Che bellezza!!! Senza esasperazione, senza dover far risultato per forza, senza il dover dimostrare sempre qualcosa altrimenti non sei nessuno...
Dovrebbe essere la norma, sia che tu corra 100 km in 7 ore, o che partecipi alle non competitive della domenica a 6' al km...