domenica 17 gennaio 2010
Andrea + Andrea = Felicità
Ci sono giorni, non solo atleticamente parlando, che non nascono nel migliore dei modi, in cui le cose sembrano non andare per il verso giusto e si fa comunque una gran fatica a portarle a buon fine. Poi però, quasi per incanto, c’è un evento inaspettato ed inaspettabile, e forse proprio per questo ancora più gradito, che in un attimo, o poco più, riesce a mutare il corso delle circostanze, donando ad esse un sapore ed un gusto nuovo e, per certi versi, unico. Racchiuso in queste poche parole c’è la sintesi della mia domenica o, se vogliamo, dell’intero mio fine settimana. In questo week end ho fatto infatti una gran fatica a portare a termini i miei allenamenti e addirittura stamane sono dovuto rientrare ai box dopo appena una trentina di minuti corsi ad andatura blandissima. Sensazioni bruttissime, dolori su tutto il corpo e grande senso di spossatezza. Quasi fossi sotto l’effetto di una brutta influenza, ma senza il sintomo della febbre. Ho quindi pranzato e poi una lunga dormita. Risveglio verso le 17:30, in una condizione pietosa. Gran sonno e giramenti di testa, dovuti un po’ alla sonnolenza, un po’ alla debolezza. E poi? Poi l’evento che non ti aspetti, quello a cui non hai mai pensato e a cui non andresti a tendere con la tua mente! Una telefonata, bellissima e di una simpatia unica, di due ragazzi “matti” della nazionale di 100 km italiana: Andrea Bernabei ed Andrea Rigo. Non so bene dove fossero, né cosa stessero facendo, né cosa li pervadesse, so solo che con la loro “spontaneità” e giusta “stravaganza” hanno contribuito a risollevare il mio morale e con esso una giornata un po’ storta. Non sto qui a raccontare il contenuto del discorso, so solo che le loro parole sono state l’espressione di un’amicizia che può essere profonda anche se coltivata a tanti chilometri di distanza e se basata su pochissimi incontri annuali. Non è importante solo ciò che hanno saputo dire, ma il motivo per cui lo hanno detto. Non mi importa, o comunque cambierà poco la mia esistenza, se riusciranno a portare a termine o meno il loro intento, ciò che importa è lo spirito del quale sono animati ed il modo con cui testimoniano la loro volontà. Anche solo per questo li ringrazio, perché comunque sono stati capaci di rendermi un pochettino più felice in una giornata nata non proprio nel segno migliore.
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6 commenti:
grazie grazie di questo post, anche andrea b. te ne sarà grato! la sintesi della ns. telefonata di oggi è racchiusa nel mio ultimo sms che voglio conoscano tutti i lettori: chi corre le 100km al tuo livello deve essere in nazionale, punto e basta. basta screzi basta cazzate basta discussioni. quelli che stilano graduatorie di merito, classifiche e liste di convocazione lo facciano come si deve. non possono non convocarti solo perchè non accetti le convocazioni ai raduni. quelli sono affari tuoi ma se poi tu corri un passatore in 7h tu devi essere in nazionale ok? fine del discorso! e con andrea prima si è parlato di questo e solo di questo, il resto sono semplici cazzate. con calcaterra e boffo sei il migliore italiano nella lunga distanza questi sono i fatti indiscussi. tu devi fare parte della spedizione a gibilterra, so che ti farebbe immenso piacere. fatti vivo con chi di dovere noi 2 siamo con te!!!!
andrea
eh eh ehhhhh il Berna è arrivato a casa stamattina dopo la seratina di ieri sera.... è forte sia durante che dopo le gare::--))
posso confermare che Marco quest'anno sta ritornando ai livelli che gli competono,alla coast to coast correva scioltissimo e andava mamma se andava,vedrete più in là quando verrà il suo periodo migliore,comunque mi ha fatto un'ottima impressione,per la spossatezza se dovesse continuare controlla il ferro,poi non sono certo io che devo dirtelo. VOGLIAMO MARCHINO IN NAZIONALE.MArco Favorito,fan di Marco.
Ragazzi non siete soltanto in 2 siamo molti,ma molti di più a volerlo in nazionale....senza nulla togliere a nessuno Marco ha già dimostrato di essere degno della maglia azzurra e non soltanto come atleta!!!
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