E’ stata davvero una bella giornata quella odierna trascorsa con gli sci da fondo ai piedi sulle montagne di Livata. Era un po’ di tempo che avevo la voglia e l’intenzione di tornare a praticare quello che per me è stato il primo amore sportivo, lo sci da fondo. Momento migliore non poteva esserci per scegliere questa domenica. Almeno tre i motivi. Il primo e il più pressante ancora l’infortunio alla gamba dx. Nonostante tutte le attenzioni è ancora lì presente a farsi sentire. Ed allora per evitare di sollecitarlo ulteriormente era meglio evitare l’impatto della falcata e preferire a questa la scivolata. Ne è uscito un bell’allenamento di due ore e 28 km a 1600 m di altitudine sotto una fitta ed abbondante nevicata. Il secondo, come già accennato in precedenza, per rituffarmi indietro nel tempo. Non tutti forse sanno che lo sport da me praticato fino all’inverno del 1995 è stato proprio lo sci da fondo con il glorioso Gruppo Sciatori Subiaco. Tante sono state le gare fatte, così come i chilometri degli allenamenti in giro per tutta l’Italia. La corsa è bella, ma lo sci da fondo, in determinate condizioni, lo è senz’altro di più. Infine il terzo ed il più bello, per festeggiare, a mio modo, le splendide vittorie in Coppa del Mondo ed ai Campionati Italiani di sci di fondo di Valerio Checchi. Un amico, ma soprattutto un grande atleta. Valerio sta dimostrando, dopo anni di sacrifici ed infortuni vari, che con la determinazione della sua testa e la potenza del suo fisico può mettere dietro di se il mondo dello sci. Sta vivendo un momento esaltante, come è giusto che sia, e con esso un’intera cittadina, che questa sera gli regalerà una splendida festa portandolo, al suo rientro, in tripudio per le strade di Subiaco. Vai Valerio.
domenica 3 febbraio 2008
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