Mercoledì scorso ho avuto la fortuna e la gioia di incontrare Valerio Checchi. L’incontro non è stato casuale, ma voluto. La necessità un’intervista. Si è così. Tra le mille cose nelle quali mi impegno e mi applico quotidianamente c’è anche un prezioso e particolare passatempo: scrivere articoli su una testata provinciale bisettimanale, PrimaStampa. Solitamente mi occupo del resoconto delle partite della squadra di rugby locale, la Compagine Equa, ma qualche volta mi capita di esulare da questo contesto e approdare ad altri sport. Così non mi sono voluto far scappare l’occasione di incontrare un vero campione come Valerio e fargli tutte quelle domande che più di altre mi incuriosivano. Ne è uscita una bella chiacchierata di più di un’ora che mi è servita per capire più che la grandezza dell’atleta, quella dell’uomo. Purtroppo per accordi con il direttore del giornale non posso ora pubblicare nulla di quello che ho ascoltato, ma non appena uscirà il prossimo numero lo farò. Per il momento posso solo dire che ne varrà davvero la pena perdere dieci minuti di tempo per scoprire chi è Valerio.
venerdì 8 febbraio 2008
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6 commenti:
caro Marco ho trovato il tuo blog e ti inserisco tra i miei preferiti.
sono Antonio Margiotta, ci siamo incontrati tante volte, probabilmente non ti ricorderai di me, comunque sono di udine ed amico di Luca e Cosetta per darti un'idea...
ciao
ciao Marco ancora un saluto da parte mia
spero di incontrarti quanto prima e... l'onore di uan umile foto
ciaoooooo
anch'io oltre ad incontrarti alle gare ho scoperto tramite Antonio il tuo blog. Essendo molto appassionato di biathlon ,sci di fondo e praticando amatorialmente triathlon e duathlon ammiro molto questi sport di fatica ed i loro atleti. La vittoria di Checchi inaspettata è stata una bella notizia considerando che nel centro Italia fondisti di valore non ce e sono. ciao Amedeo
La ringrazio per Blog intiresny
La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu
La ringrazio per Blog intiresny
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