Finalmente è arrivato. Dopo un lunghissimo inverno ed un inizio di primavera così così ha fatto la sua comparsa, in uno splendido cielo azzurro, il sole. Sembrerà strano, ma proprio nel giorno della sua prima vera apparizione, le mi gambe hanno deciso di svegliarsi dal torpore che le attanagliava. Certo la condizione non è affatto ottimale, ma già riuscire a correre senza sentire addosso la sensazione di stanchezza e dolore è un buon risultato. Ieri ho fatto un discreto allenamento di 20 km, arrampicandomi sulla strada che conduce a Cervara di Roma (1050 m s.l.m.). Oggi ne ho approfittato per tirarmi un po’ il collo. In linea con quanto deciso nei giorni passati ho dato spazio ancora una volta ai ritmi, correndo i 1000 m. Stavoltà però, a differenza di domenica scorsa, ho voluto condurre un lavoro un po’ diverso: 15x1000 m (con recupero di 1’30” da fermo) di cui uno in falsopiano in discesa e uno in falsopiano in salita. Quelli in discesa sono finalizzati a mettere dentro i ritmi e a dare all’organismo la capacità di spingere in scioltezza. Quelli in salita mi servono per dare forza alle gambe e ai piedi e per mettere sotto stress l’apparato cardiocircolatorio. Infine l’alternanza salita-discesa è buona per simulare le caratteristiche dei percorsi dei miei prossimi impegni: 50 km di Romagna, Collemar-athon e 100 km del Passatore.
domenica 20 aprile 2008
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2 commenti:
che bello vedere che me sei pronto per venerdi............alla grande...... io invece non molto, ieri ho faticato oltre misura per fare un lungo collinare di 33km, ci vediamo giovedi' a caswtel bolognese, ciao Marcone!!
Caro Andrea,
pronto non proprio, ma comunque in una condizione, speriamo, migliore.
Ci vediamo giovedì
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