Doveva essere un week end diverso, estremamente diverso. Un week end all’insegna dei festeggiamenti. Uno su tutti il mio 33esimo compleanno, che poi coincide con il mio onomastico e con la festa della Liberazione. Una bella gara da fare, la 50 km di Romagna e tanti amici da incontrare. Nella realtà diverso lo stato comunque, ma con un altro sapore. Mercoledì sera, quando eravamo già proiettati al viaggio che il giorno successivo ci avrebbe portati a Castel Bolognese, in una visita di controllo ci dicono che Serena deve essere sottoposta ad un piccolo intervento in Day Hospital il giorno successivo. Sicuramente niente di così preoccupante, ma sufficiente a decidere di non partecipare alla 50 km. Giovedì tutto il giorno in ospedale e venerdì un allenamento di simulazione della gara: 50 km su e giù per i miei soliti percorsi. L’allenamento ovviamente non è andato come avrei voluto. Grossa difficoltà nella seconda parte, nonostante i ritmi non eccessivi, e ritiro al 45° esimo in un tratto in discesa per i troppi dolori alle gambe e ai glutei. Sono tornato a casa molto molto sconsolato e con l’idea che correre un buon Passatore sarebbe stata cosa davvero difficile.
Sabato piccolo allenamento di scarico di 9 km in 40’ circa con le gambe non stanche, ma molto affaticate. Domenica sveglia alle 8 e decido di fare una pazzia: ancora 40 km, con le gambe fracassate, a ritmi blandi, e quindi piacevoli da correre, ma su percorsi dalle forti salite e discese, nonché tratti sterrati. Il motivo di tutto ciò è semplice. Sicuramente è vero che non sto attraversando un grosso periodo di forma, ma il ritiro di venerdì l’ho ricondotto a qualcosa di diverso. Alla scarsa capacità a correre su tratti in discesa dopo aver percorso tratti lunghi in salita. E i dolori sono stati solo una conseguenza di ciò. Ma il tragitto di gara del Passatore parla chiaro. E allora?
Allora manca ancora un mese per arrivare a sabato 31 maggio. C’è tutto il tempo per far si che le mie gambe si abituino a questo tipo di fatica. Il tutto a partire da oggi. Fare 40 km con le gambe distrutte su percorsi saliscendi non è stato poi così male. Ne è uscito un bell’allenamento di poco più di 3 ore sotto uno splendido sole ed un venticello gradevolissimo.
Il prossimo appuntamento domenica prossima con la divertente e affascinante Collemar-athon.
2 commenti:
Ciao Marco e' stato un vero peccato non essere stati insieme venerdi' a castelbolognese. Di occasioni per incontrarci ce ne saranno altre molto presto. L'importante e' che a Serena sia andato tutto bene. In ogni caso ho visto che ti sei allenato bene seppur soffrendo, ma chi non soffre a fare tutti sti km? Io alla 50 mi sono "vendicato" con Caroni che mi aveva dato 4 minuti alla Strasimeno.. Stavolta gliene ho dati un paio io dopo averlo passato nel finale!!! A presto campione
molto intiresno, grazie
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