lunedì 23 marzo 2009

Non per merito mio

Non capita spesso, anzi quasi mai, ma a volte il destino ci riserva sorprese e scherzi atipici, ai quali stentiamo quasi a credere. Ci troviamo protagonisti, anche se in modo defilato, di un evento del quale dovevamo essere solo semplici comparse. Questo è quello che mi è capitato nella giornata di ieri alla fine della Maratona di Roma. Non per mio merito, ma sicuramente per demerito altrui (ossia di tutti coloro pur più forti non si sono presentati ai nastri di partenza), mi sono ritrovato primo dei bianchi e ovviamente (o quasi) anche primo degli italiani. Questo ha comportato una premiazione speciale con l’assegnazione di un premio speciale. In realtà la premiazione non è stata effettuata (perché la prima donna italiana, Anna Incerti, era già andata via), ma il premio dovrebbe essermi assegnato e dovrebbe consistere in un viaggio di una settimana in Kenia per una persona con tappa a Eldoret, Malindi e safari finale. Davvero un bel regalo. Ma aldilà di questo, dicevo mi sono ritrovato protagonista per caso. La televisione ha fatto il mio nome, qualche giornale mi ha citato e subito si è sparsa la voce. Così ho ricevuto diverse email, sms, telefonate e quant’altro che contenevano felicitazioni per il risultato ottenuto. A questo punto la mia preoccupazione è stata ed è quella di rassicurare tutti sul fatto che nulla di particolare è stato da me compiuto, ma che tutto è accaduto solo ed esclusivamente per pura coincidenza e che il 2h28’27” non è un tempo così eccezionale, non solo se lo si confronta con quello del vincitore, ma soprattutto con quello di Richard Whitehead, ragazzo inglese amputato a tutte e due le gambe e costretto a correre con delle protesi in carbonio che ha corso in 2h56’45”. Quanto alla gara sono soddisfatto non tanto per il tempo (ben lontano dal mio personale), ma per la capacità dimostrata nell’esser riuscito a venir fuori dalla crisi che mi ha colpito verso il 30° chilometro. Non avrei mai creduto di riuscire a reagire in maniera così positiva e soprattutto di avere ancora tanta energia e grinta da tirare fuori. Quello che ora manca è un po’ di ritmo nelle gambe. Speriamo di arrivarci presto. Un’ultima cosa: erano un po’ di anni che non correvo la maratona di Roma, l’ho trovata molto migliorata, soprattutto per il calore del pubblico. E questo è un ottimo segnale per l’atletica leggera e per tutto il movimento.

13 commenti:

Davide R. ha detto...

Beh, alla fin fine se gli altri non c'erano pazienza..hai onorato la gara ed è giusto che il bellissimo premio vada a te! L'ho visto in tv quel corridore..certe cose fanno riflettere tantissimo..è stata una bellissima gara: Goditi il premio e tanti complimenti!! ciao

franchino ha detto...

Marco sei troppo modesto!
Hai fatto una bella gara e meriti il premio e l'attenzione per il piazzamento.

Ciao!

Michele ha detto...

Buona giornata, pubblico caldo e premio che vuoi di più ?
Peccato per le nuove leve che non si vedono, prendiamone atto e speriamo che cambi l'atteggiamento di chi muove i fili e che non ha capito che si deve cominciare dalle scuole.

Frate_tack ha detto...

Bhe dire che sei stato veramente bravo è minimizzare la tua corsa.
Bravo Marco.
Unico neo della tua prestazione, è stata la defezione alla cena dei blogtrotter alla quale ha partecipato anche il buon vecchio Pizzolato :-)
(ovviamente il neo è uno scherzo)

Daniele Uboldi ha detto...

Concordo con chi mi ha preceduto, sei stato bravo e meriti sia l'attenzione per la performance che il premio!!!

Cristina ha detto...

Il safari ovviamente è fotografico!!! :-)) Per il resto, tu hai fatto la tua maratona, chi c'è c'è e chi non c'è non c'è, quello che hai ottenuto te lo sei meritato. Ciao

Mathias ha detto...

hai visto marco..goditi il viaggio.. :-)

Anonimo ha detto...

bravo Marco, vedi che piano piano stai tornando a correre su ritmi che ti competono ancora bravo, poi il tuo obbiettivo è un'altro. ps. riguardo il tempo che tu dici lontano dal tuo personale, ma che ti credi invecchi anche tu porca miseria. ovviamente scherzo ciao, marco favorito terni.

Anonimo ha detto...

Intanto bravo per la tua gara, Marco. Eppoi complimenti per la modestia e la visione realistica e obiettiva. So cosa si vive in quelle situazioni: non è + il semplice correre, ma si sente anche la responsabilità di correre bene per in qualche modo "giustificare" la posizione e ottenere un crono soddisfacente. Io in un'occasione simile, ma molto meno importante, mi sono sentito quasi in imbarazzo per avere vinto e cercavo soprattutto di arrivare con un tempo decente, pensando a quando sarebbe finito nell'albo d'oro. Complimenti per la gara, continua così che stai tornando alla grande. Certo adesso è difficile migliorare la posizione, ma non il tempo finale, che forse è quello che a noi atleti importa di +. :-) Bravo! Premio strameritato.

antherun ha detto...

vivissimi complimenti per la gara e la modestia!

Anonimo ha detto...

Complimenti per l prestazione! Come hanno già detto gli altri, non puoi preoccuparti di chi non c'era, hai fatto la tua bella ( A DIR POCO ) prestazione e basta, altrimenti, anche il vincitore potrebbe dire che mancava Haile. No?
Ciao e complimentissimi ancora.
-Pinorun-

Marco D'Innocenti ha detto...

Grazie davvero di cuore a tutti, soprattutto per il conforto che mi avete dato. Non me ne faccio una colpa per quel che è successo, ma nella mia razionalità do una bella fetta di merito anche al caso, che, almeno per una volta, è stato dalla mia parte! Un caro saluto

Anonimo ha detto...

uno dei pregi che hai è la modestia...non hai ottenuto questo risultato per chissà quale assurdo motivo ma SEMPLICEMENTE perchè sei forte....perchè sei un campione....
e la dimostrazione che lo sei la dai ogni volta che leggo interventi come questo...sei un campione nell'anima...continua cosi Marco!
ti voglio bene!
Marta!