venerdì 8 agosto 2008

Le Olimpiadi

Oggi è un giorno davvero particolare, almeno per tutti coloro che credono nei valori dello sport e che amano l’attività agonistica. E’ il giorno dell’inaugurazione delle Olimpiadi di Pechino 2008. Di certo un evento così non può passare inosservato. Non voglio però parlare di ciò che rappresentano le Olimpiadi nel mondo moderno, ma di quello che possono rappresentare per uno come me. Quando ho incominciato ha praticare lo sport in maniera più seria, verso i 13 – 14 anni, ho subito iniziato a pensare e credere che la cosa più bella che mi potesse accadere da sportivo fosse quella di poter prendere parte ai Giochi Olimpici. Credo infatti sia fuori discussione che la massima aspirazione per uno sportivo sia quella di poter partecipare almeno una volta nella vita ad una manifestazione di tal genere. Pochi sono però gli eletti ed i fortunati, ancor meno quelli che partecipando hanno la gioia di poter vincere una medaglia, magari d’oro. Il mio sogno, però, man mano che passavano gli anni è andato via via e sempre più svanendo fino a diventare una pura chimera. Oggi la consapevolezza è quella di non poter realizzare questa impresa unica ed esaudire questo sogno. Nonostante tutto non rimane il rammarico, ma solo la certezza di aver provato, almeno in alcuni periodi della mia vita, a fare di tutto per potervi partecipare. Così, in questi giorni, guardando la televisione, oltre l’ammirazione, proverò per gli sportivi partecipanti alle Olimpiadi una grandissima stima perché loro sono riusciti arrivare dove io ho potuto solo sognare.

10 commenti:

Alvin ha detto...

Vabbè non sarai andato alle Olimpiadi.... ma i tuoi risultati e le tue soddisfazioni te le sei tolte...vedi il lato positivo: Metti che andavi alle Olimpiadi e poi tornavi a casa e ti ritrovavi col cervello di Aldo Montano...avresti già smesso da un pezzo...VAI UOMO!!!

Marco ha detto...

Ciao Marco,
non finire di credere nel tuo sogno! Parlano concretamente di inserire la 100km nel programma Olimpico a Londra nel 2012......lo so, lo so, rimane sempre un'utopia!Ci sono ancora troppi se e troppi ma.......Ma forse, sognare ancora un po' non fa così male, come male non fa impegnarsi ancora a fondo per riuscire in qualcosa di grande....come vincere il mondiale a squadre a Tarquinia....a presto!

Daniele Uboldi ha detto...

Come dice la canzone "uno su mille ce la fa" l'importante che gli altri 999 ci abbiano creduto fino in fondo e si sentano con la coscienza serena, avendo fatto tutto quello che era nelle loro possibilità.

sognatore75 ha detto...

Ciao Marco,non hai nulla da invidiare a nessuno...le tue sono autentiche imprese e monumenti alla fatica!Partecipare(e vincere)gare come le 100 km non è roba da tutti,te lo dice un tuo coetaneo che corre da 12 anni ma non ha mai paretecipato ad una gara e ci sta pensando in questi giorni forse anche stimolato dall'esempio di atleti straordinari come te...continua così,sei un esempio per lo sport,quello vero,sano e pulito.Un caro saluto.Massimo da Terni.

Marco D'Innocenti ha detto...

Caro Alvin, hai ragione, ma ti giuro che a Montano non invidio nè il cervello, nè le donne, nè tanto meno i soldi e la fama. Ma una sola cosa, la gioia di aver partecipato alle Olimpiadi e di averle vinte. Un caro saluto

Marco D'Innocenti ha detto...

Caro Marco, che piacere ritrovarti sul mio blog. Hai ragione, non bisogna mai perdere la speranza. Anche se scherzando ti potrei dire che se parli in questo modo non mi vuoi affatto bene. Credi davvero che nel 2012 io debba ancora essere impegnato con l'atletica e con le 100 km in particolare? Magari avrò deciso già di lasciare perdere. Scherzi a parte, non credo e penso che ci faranno questo bel regalo, sarebbe troppo, e soprattutto immagino che se dovesse accadere qualcosa di simile si avvicinerebbero a questa disciplina anche tanti altri atleti. Un'ultima cosa: in questi giorni vedendo le Olimpiadi penso spesso al Mondiale di Tarquinia. I pensieri sono di vario tipo, ma su tutti prevale il sogno di poter fare davvero qualcosa di bello e importante per tutti noi! Un abbraccio

Marco D'Innocenti ha detto...

Caro Daniele credo che il bello sia proprio qui, averci comunque creduto e provato. Sarebbe troppo facile, e comunque impossibile, puntare un obiettivo e avere la certezza di centrarlo. Le Olimpiadi sono il sogno di tutti gli atleti, ma i posti sono pochi e riservati ai più forti. Un caro saluto

Marco D'Innocenti ha detto...

Caro Massimo (sognatore75), grazie per le belle parole. Abbiamo già molte cose che ci uniscono, oltre l'amore per lo sport e il rispetto per la fatica, anche l'anno di nascita. Spero che a queste si possa aggiungere la passione per le competizioni. Un consiglio spassionato: lascia perdere le 100 km, sono terribili. Scherzi a parte, l'importante è iniziare con criterio e non aver paura del confronto con gli altri. L'unico confronto va fatto con se stessi. Un caro saluto

Simone ha detto...

Effettivamente l'inclusione della 100km, corsa in salita e 24ore nel programma dei Giochi del Commonwealth, suona da test per l'inclusione successiva nei Giochi Olimpici.

E' anche vero come dici tu che ovviamente il movimento attirerebbe piú attenzione e piu praticanti, ma andare sotto le 7 ore come fai tu non é uno scherzo ed anche per te sarebbe, eventualmente, una motivazione ulteriore per migliorare ... e magari finalmente il CONI inizierebbe a dare un pó piú di seguito e supporto al movimento.

Comunque che accada o meno viva la 100km!!! Di sicuro io spero di poter tifare qualche 100 chilometrista italico a Londra 2012!

Marco D'Innocenti ha detto...

Caro Simone, speriamo che le tue parole siano profetiche per il futuro, che la 100 km venga riconosciuta come disciplina olimpica e che tu abbia la possibilità di tifare qualche 100chilometrista alle prossime Olimpiadi di Londra. Certo a noi rimane la speranza di poter essere i protagonisti nel parteciparvi. Un caro saluto