sabato 16 agosto 2008

Una bella passeggiata di 51,2 km

Ho provato anche a fare la danza della pioggia, ma dal cielo non sono venute giù che poche gocce. Del resto non sono un bravo ballerino e l’addetto alle cattive condizioni meteo non ha voluto esaudire la mia richiesta. In compenso, però, deve aver piovuto altrove e comunque molto vicino alle mie parti. Inoltre il tempo nuvoloso ha favorito lo stabilizzarsi, nella giornata di oggi, di un clima mite e per niente afoso. Questo ha reso più facile ed agevole la mia corsa di 3h30’. Infatti nella giornata odierna questo era quello che prevedeva il programma, un bel lungo da correre a ritmi vicini a quelli di una 100 km. Certo riuscire nell’impresa non era facile, soprattutto riuscire a portare un ritmo così elevato per tutto il tragitto. Ma posso dire di essere comunque soddisfatto in quanto per buona parte dell’allenamento ho portato buone andature. L’aspetto più positivo è che ho corso 51,2 km con un ritmo medio di 4’06”1, mostrando soprattutto nelle prime tre ore una buona freschezza sia mentale che fisica. L’ultima mezzora, è stata di contro, leggermente più difficile. Ma comunque buona ed i ritmi degli ultimi chilometri, a 3’50”/km, lo dimostrano ampiamente. Andiamo avanti così

20 commenti:

Alvin ha detto...

Per la serie a volte ritornano (anche se non c'erano dubbi)...bentornata frescura e bentornata brillantezza!!!
Bravo Marco, continua così, ottimo allenamento,a me domani ne aspettano 30 ma a tutt'altro ritmo, d'altraparte,tu prepari il mondiale di Tarquinia io una 42 al lago di Garda a 3he20...he he he 10km in meno dei tuoi odierni...

Anonimo ha detto...

Brava Schiapetta,anche se non è arrivata l'acqua almeno il fresco ci ha aiutato.Ho appena finito il mio lungo di 3h30 e devo dire che le mie sensazioni sono grosso modo quelle che hai provato tu.Ho concluso con 40 km fatt iper la maggior parte dentro Central Park e con ritmi progressivi, ho faticato però anch'io verso la fine,ma considerato che stavo qui per lavoro e tanto fresco non ero va bene così, il solito abbraccio a tutti e mi raccomando su con il morale e teniamo duro

monica ha detto...

io ti leggo e non smetto mai di stupirmi. 51km a 4'! sei un marziano :)) non vedo l'ora di conscerti a colonna!!

ah....guarda che con la tua danza della pioggia hai fatto piovere qui a dublino :) :)

Simone ha detto...

Bell'allenamento e bella progressione! Cosi ti sei anche fatto l'ultima parte, la piu tosta al ritmo della 100!

una curiositá Marco, la stanchezza dell'ultima mezzo'ora, se la dovessi valutare, quale percentuale la assegneresti all'accumularsi dei km e quanto al fatto psicologico di sapere che era l'ultima parte dell'allenamento?

Marco D'Innocenti ha detto...

Caro Alvin, credo che a quest'ora tu abbia già finito il tuo bell'allenamento. Spero che sia andato bene e che il clima mite ti abbia giovato. Un caro saluto ed in bocca al lupo per la Maratona del Lago di Garda

Marco D'Innocenti ha detto...

Caro Mauro, ho come l'impressione che le sensazioni siano state le stesse per entrambi. Un'unica cosa ti invidio, aver fatto un allenamento del genere nel cuore di New York. Avanti così ed alla prossima. Un caro saluto Schiappetta

Marco D'Innocenti ha detto...

Cara Monica, non sono un marziano nè tanto meno ho poteri sulla meteorologia. Ma forse li ho e devo solo concentrarmi meglio per non sbagliare il posto dove far piovere. La prossima volta mi impegnerò più a fondo per non far capitare l'acqua su Dublino. Scherzi a parte, anch'io non vedo l'ora di incontrarci a Colonna. Sarà una splendida festa. Un caro saluto

Marco D'Innocenti ha detto...

Caro Simone, grazie per i complimenti. Quanto alla domanda è davvero azzeccata. Allo scoccare delle 3 ore ho avuto come l'impressione (e non solo) di aver perso parte della mia tranquillità per andare alla ricerca della fine dell'allenamento. Nonostante non fossi stanco la mia testa aveva voglia di smettere di correre. Certo quindi è che parte della fatica, almeno il 50%, era mentale, ma l'altra metà sicuramente fisica. Un caro saluto

Anonimo ha detto...

ciao marco. beato tu che 51 km. con questo caldo sono una passeggiata. vai che sei sulla buona strada. ps. vedi un po di far piovere anche a terni. marco favorito

giampytec ha detto...

Ciao Marco! Per chi corre come te la 100 km, non dico che sia routine affrontarne 51,2 ma comunque l'impegno che metti è sempre proporzionato all'allenamento che hai. La cosa che mi colpisce però è che questi allenamenti lunghissimi li svolgi in solitaria. Non nomini mai compagni d'allenamento quindi credo che le tue corse siano sempre da solo. E forse in questo sta la differenza tra te e quelli forti come te e noi mortali, cioè il fattore psicologico dell'avversità della corsa solitaria. Per noi mortali il lunghissimo si cerca di affrontarlo in compagnia trascurando l'aspetto psicologico, anzi ricercando un appoggio morale su un compagno. Invece tu e altri probabilmente lavorate anche su questo aspetto e ciò vi porta ai risultati che avete.
Posso chiamarti " capoccione"?..ehehehe

Anonimo ha detto...

INCREDIBILE! Reputare 51.2 Km corsi alla media di 4.06 una semplice passeggiata..... Complimenti

Mathias ha detto...

marco ti inserisco nel mio circuito di amici blog runner.. tu sei un esempio, sarà veramente un piacere conoscerti a roma. Non mi stupisco dei numeri, per chi come te nella corsa eccelle, queste prestazioni sono il pane quotidiano..
io sono uno che arranca..

Anonimo ha detto...

Ciao Schiappetta,oggi ti scrivo non tanto per farti "rosicare" che il mio altro lungo di 45 km l'ho fatto lungo le rive del lago Ontario a Toronto,ma per farti partecipe delle mie sensazioni che ho provato. Sono partito come al solito un pò stanco,al buio totale e un pò preoccupato di dover fare 4 ore in previsione sia di Tarquinia che della 6 ore di settembre.Ebbene dopo poco la preoccupazione è svanita non appena ho visto il sorgere dell'alba bellisima dietro la sagoma dei grattacieli di Toronto.A questo punto mi è subentrata la gioia di stare facendo una cosa che mi rendeva felice e non soltanto preoccuparmi per un impegno sportivo che mi toglie il sonno, ma che invece mi dovrebbe gratificare soltanto per quello che faccio. Insomma lo dico forse ad entrambi, lo stimolo sportivo e competitivo è importante, anzi importantissimo, ma anche il riappropiarci e il vivere questi momenti penso potrebbe aiutarci poi ad affrontare gli altri con la testa forse più libera. Forse e non so se dico una sciocchezza o no,dovresti ogni tanto cambiare luogo dell'allenamento proprio per andare alla ricerca di queste sensazioni che io sono così fortunato di vivere, magari gli allenamenti meno importanti e non così stressanti come certi lavori.Comunque il solito abraccio a presto mauro

Fabio Russo ha detto...

E bravo Marco! Non molli mai eh?! D'altra parte l'adrenalina, dicono, è la migliore delle droghe e tu oramai devi essere "fatto" dalla mattina alla sera.
Io mi accontento del tapis roulant che mi hanno "prestato" e mentre vedo le olimpiadi cammino e cammino, meglio di niente......(tu dirai: MEGLIO NIENTE!). Un abbraccio forte.

Marco D'Innocenti ha detto...

Caro Giampiero, partiamo dalla fine. “Capoccione” è un vezzeggiativo a cui tengo moltissimo e sono estremamente legato. Mi chiamava così mio padre quando mi voleva prendere in giro per la mia testardaggine e cocciutezza. Era un modo per biasimarmi elogiandomi. Era un qualcosa a cui lui teneva molto e questo era il modo più simpatico che aveva per dimostrarmelo. Ed è questa determinazione quella che mi porto dentro e mi consente, nonostante tutto, di continuare ad andare avanti negli allenamenti, soprattutto i più massacranti e lunghi. E’ difficile per me riuscire a trovare qualcuno che mi possa far compagnia ed aiutarmi, anche per piccoli tratti. Ma ho comunque il mio Angelo Custode, colui che mi accompagna negli impegni più difficili e che mi accompagnerà anche nel lungo di domani: mio fratello Gian Luca con la sua bicicletta. Non so per chi sia più stancante e noioso, di certo so che è per me fondamentale ed indispensabile la sua presenza e che è per lui fonte di estrema gioia. Un caro saluto

Marco D'Innocenti ha detto...

Caro Yerus, non voglio essere presuntuoso, ma le sensazioni che ho provato sono state davvero queste. Molte altre volte sono state più negative e nere. Un caro saluto

Marco D'Innocenti ha detto...

Caro Mathias, grazie per tutto. Per avermi aggiunto nei tuoi link e per i complimenti. Quanto ai ritmi non sono così importanti, l'importante è sentirsi bene correndo. Ci vediamo a Colonna. Un caro saluto

Marco D'Innocenti ha detto...

Caro Mauro, hai ragione tu. Ma hai mai pensato di portarmi con te da qualche parte nel mondo? Ti giuro che ti farei volentieri compagnia e lascerei i miei sentieri quotidiani. A parte gli scherzi, il fatto di correre sempre negli stessi posti è un'esigenza, non un piacere. Gli impegni quotidiani non mi consentono di "perdere" ulteriore tempo cercando percorsi lontani. Questo è il mio limite, non la mia fortuna. Un caro saluto Schiappetta

Marco D'Innocenti ha detto...

Caro Fabio, hai ragione, ma io lo dico già da un bel pezzo che per correre bisogna essere malati, poi per correre a lungo bisogna essere fatti. La corsa è la mia droga, senza non riuscirei a resistere. Spero che tu non entri a far parte del circuito dei pazzi, vacci piano con il tapis. Un abbraccio solare ed un bacio alla Sicilia

Marco D'Innocenti ha detto...

Caro Marco Favorito, purtroppo non ho il potere di far piovere, tanto meno a Terni. Il problema non è il sole ed il caldo, loro non hanno colpa, il problema siamo noi, che testardi, amiamo troppo il nostro sport e non ci arrendiamo all'idea di rallentare gli allenamenti nel periodo estivo. Mi auguro che, nonostante ciò, per te proceda tutto alla grande. Un caro saluto