martedì 3 giugno 2008

Grazie

Alla fine di tutto restano solo le mie parole, perché quello che doveva essere non è stato. Non è stato scritto nulla di importante, nulla che possa rimanere come un bel ricordo, nulla che possa essere raccontato. Non si può raccontare molto a se stessi quando di mezzo c’è un sogno svanito. Un pezzo di gloria rincorso e non raggiunto. Quando non si è portato a termine il compito da svolgere. Quando ai bei pensieri si affianca la durezza dei fatti. Quando la speranza si scontra con la realtà. Ma nonostante tutto si può solo cercare di raccontare perché quello che doveva essere non è stato e quanto rammarico c’è dentro se stessi. È strano quello che mi succede quando mi capita di ritirarmi, come mi è successo sabato scorso o al mondiale, la mia testa non si preoccupa di me, del mio stato, del mio sentire. Vaga e va alla ricerca della sensazione altrui, del pensiero di chi mi è vicino e ha sperato, con me e per me, che le cose andassero diversamente. Il mio sguardo si sofferma ed incrocia quello degli altri e vede dispiacere profondo, quasi delusione e tristezza. Ed allora il compito diventa un altro. Cercare di far capire che nonostante tutto la situazione è sotto controllo e che non c’è rammarico, ma solo ed esclusivamente la razionalità per comprendere quanto successo. Che non c’è motivo di essere preoccupati o delusi o provare dispiacere per me. Che se le cose sono andate in questo modo c’è un motivo preciso e soprattutto che la decisione presa non è stata affrettata, inconsapevole, incosciente. Tutto è, stranamente, pensato e ragionato, nonostante i fatti e le situazioni lascino pensare diversamente. Per questo motivo, questa sera, il mio pensiero vola ancora a chi mi è stato vicino. A chi mi ha seguito. A chi mi ha supportato. A loro dico grazie, perché senza di loro una parte del mio correre sarebbe senza senso, senza motivo, senza scopo. E anche grazie a loro che oggi trovo la forza per andare avanti, per ripartire dal basso, dalla fatica per volare lontano. Almeno con la mia mente. Grazie.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Sei stato bravo lo stesso, ho visto che a Borgo San Lorenzo eri passato a ridosso di Calceterra; eri secondo. Non so quale sia stato il motivo per il quale tu sia stato costretto al ritiro,l'importante è che abbia la coscienza a posto, aver fatto tutto quello che era nelle tue possibilità. Una sola domanda vorrei farti alla luce dei due ritiri di sabato e del passato mondiale: non è forse che con lo stress del risultato vien meno la voglia e il piacere di correre e di conseguenza la concetrazione? Dai forza Marchino, uno che ha passato Scienze, Tecnica delle costruzioni non si fa fermare da una 100 Km

Cristina ha detto...

Ciao Marco, a Firenze non ci siamo incontrati per un pelo all'appuntamento dei blogtrotters in piazza della Signoria...sai com'è anche noi accompagnatori in bici abbiamo avuto il nostro bel da fare..
Mi dispiace per il tuo ritiro, ma da quello che scrivi mi sembri una persona saggia che saprà trarre forza ed ispirazione anche da questa esperienza.

Quindi spero che ci incontreremo prima o poi, magari se ritorni alla Colle-marathon verrò a fare il tifo...oppure magari stavolta corro anche io e sarà qualcun'altro a venirmi dietro in bici.

Ciao ciao

Anonimo ha detto...

Ciao Marco! Mi dispiace per il tuo ritiro, ma sono contento di sentirti di nuovo carico per il prossimo "gioco".
Hai fatto bene a ritirarti se non ti sentivi bene, sei giovane ed avrai altre 1000 occasioni per "giocare" divertendoti.
Un abbraccio. Fabio(delpia')

Anonimo ha detto...

ciao Marco,
qualcuno mi ha detto che ritirarsi oltre che essere prova di grande maturità e conoscenza del proprio corpo e' il preludio di una grandissima gara.
a prestissimo
Gianluca

franchino ha detto...

Come si dice... dalle sconfitte si costruiscono le vittorie. Alè Marco!

Anonimo ha detto...

Pensa se fossi stato costretto a ritirarti per un problema fisico o muscolare allora si che erano dolori....la tua forza e determinazione nonchè l'affetto e stima di tutti questi tuoi amici-ammiratori devono essere la base per la Ripartenza, ciao Campione

Nikka ha detto...

Anche io ero a Firenze e speravo di tanto di conoscerti. Poi ti abbiamo seguito per un pò, insieme a Giampy, a Luca Panichi, Denise, mio marito e altri...e tifavamo per te. Spero ricapiti un'altra occasione di seguirti, ma non che dipenda da te...te sei un grande sai quante ne avrai :)...ma che capiti di incrociarsi di nuovo su qualche altro percorso.
ciao

Nikka :)