Non sono di certo un allenatore. Al massimo un tester di sensazioni in allenamento. Nonostante tutto sono allenatore di me stesso. Questo ha dei vantaggi, ma sicuramente anche tanti lati negativi. Ma preferisco sbagliare da solo, piuttosto che per mano di altri. Con il passare degli anni e con l’accumularsi delle esperienze mi accorgo, sempre più, che mi rimane assai difficile ritenere più valido quanto proposto da allenatori esterni rispetto a quanto possa programmare io. Soprattutto se questi si trovano a centinaia di km di distanza e non possono conoscere la mia realtà quotidiana. Non vuole essere una critica a nessuno, ma solo una costatazione di quello che provo. Aldilà di questo domenica scorsa ho eseguito un allenamento nuovo, diverso e credo inedito. O almeno io non ho avuto conoscenza del fatto che sia stato proposto da altri. I motivi possono essere legati a fattori diversi: la mia mancanza di cultura, la non validità dell’allenamento oppure davvero alla nascita di una novità. Comunque sia il lavoro è stato il seguente: 13 x 1000 m, partendo da un ritmo di 4’00” al km scalando di 5” in 5”. Quindi primo 1000 a 4’00”, secondo a 3’55”, terzo a 3’50” e così via fino ad arrivare a 3’00”. Il recupero, invece, è stato il seguente: 10” al primo 1000, 20” al secondo mille e così via fino ai 2’ dell’ultimo. In poche parole è un allenamento che parte da ritmi blandi e recuperi brevi per arrivare a ritmi elevati con recuperi alti. Questo consente di allenare contemporaneamente sia la parte di resistenza aerobica, sia la parte di miglioramento della velocità di base. Almeno spero e credo. Sicuro è che può essere utilizzato nelle fasi preparazione dalle 10 km alle 100 km. Ciò che cambia sono solo ed esclusivamente la lunghezza della prova, il ritmo ed il recupero. Nel mio caso credo sia un allenamento ottimo per una mezza, ma se si facessero prove di 500 m sarebbe buono per preparare una 10 km, di 1500 – 2000 m una maratona, di 3000 m una 100 km. Ed in più non è particolarmente stressante e, per certi aspetti, è anche divertente. Provare per credere.
mercoledì 18 giugno 2008
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
12 commenti:
Oh Marco, tu sei certamente di "qualche" livello superiore a me. Ciò che chiami ritmo blando (4/Km) per me è già un ritmo praticamente impossibile. Comunque quello che proponi tu è senza dubbio da prendere con molta considerazione, sei un top runner e quindi di fatto più che un allenatore. Ciao e grazie.
Anch'io credo nel "meglio sbagliare da solo", anche se siamo due cose opposte io e te.
Nessuno ti conosce meglio di te, ma è anche vero che a volte servono gli occhi degli altri per vedere ciò che tu non vedi.....però quegli occhi dovrebbero vederti davvero, non per "corrispondenza". :)
Caro Alessandro ovvimente puoi provare a fare l'allenamento partendo da un ritmo a te adeguato. Magari quello che tieni durante un lento di 10 km. Mi farebbe davvero piacere sapere quale sensazioni hai provato e se lo trovi più o meno stressante. Rimango in attesa. Un caro saluto
Caro Master Runners hai colpito nel segno. Da una parte nessuno può conoscere le sensazioni meglio di chi le prova, dall'altra un osservatore esterno può vedere cose che da solo non potresti mai notare. Ma il problema si ha quando chi dovrebbe osservare non può farlo. Allora tutto si basa sui tempi e sulle sensazioni riferite. A quel punto credo di poter valutare i tempi anche da solo, per non parlare delle sensazioni... E poi vuoi mettere la soddisfazione di un bel risultato ottenuto contemporaneamente sia da atleta che da allenatore? Un caro saluto
Allenamento particolare Marco...
Quasi quasi lo provo una volta.
Ciao!
Caro Franchino, sarei davvero felice se tu lo provassi e mi raccontassi (anche solo 2 parole) le tue sensazioni, sia fisiche che mentali. Un caro saluto
stupendo questo allenamento voglio farlo anch'io..... tu mi ispiri sempre con la tua grande esperienza.
vecchio mio in bocca al lupo per la monza-resegone!!!
alla grande
Caro Andrea, non si tratta di esperienza, ma solo del fatto che dopo anni e anni di atletica vado disperatamente alla ricerca di qualcosa di nuovo. Credo che questo allenamento sia qualcosa di diverso e ripeto, per certi versi, anche divertente e comunque non stressante. Sarei davvero felice se tu lo provassi e mi raccontassi le tue sensazioni. Rimango in attesa. A proposito crepi il lupo per sabato sera. Un caro saluto ed un abbraccio
Ciao Marco,
sono convinto anche io che sia un allenamento assolutamente utile.
Resistenza alla velocita',
e credo che il numero alto di 1000 sia giustificato appunto dalla gradualita' in crescendo del ritmo.
Se 13x1000 tutti forti sarebbero troppo cosi diventano impegnativi ma possibili. Ho letto spesso che a qualsiasi livello non e' consigliabile accumulare piu di 7-10km a ritmi vicini al massimo, ma in questo modo tu ne hai 13 solo verso la fine spingi verso il massimo.
Sono anche convinto che mentalmente abbia una grossa utilita', piu si e' stanchi piu bisogna andare forte, e' vero che si recupera qualche cosa di piu ma i margini per il corpo sono sempre minori ... io credo che sia anche un ottimo allenamento al non mollare.
Penso che prima o poi voglio provare qualche cosa di molto simile se non uguale (probabilmente dovrei partire da 4'10"/km oppure fare i primi 3x1000 tutti a 4')...
e di certo non manchero' di raccontarti le mie sensazioni.
a presto!
buoni allenamenti.
ps: sul discorso dell'allenarsi da solo, concordo, unica controindicazione e' per chi ha la testa troppo dura per capire e sistemare gli inevitabili errori, od almeno quelli grossolani.
Cosa che non mi pare proprio sia il caso tuo, leggendoti qui nel blog.
Caro Simone, grazie per la bella valutazione sull'allenamento proposto. Credo che la tua variante sia ottima. Invece di alzare il tempo dei primi mille e sufficiente e più allenante farne 3 o 4 alla stessa andatura. Rimango in attesa di una valutazione fatta sul campo. Per quanto riguarda il discorso allenatore concordo con te. Dall'esterno si percepiscono errori dei quali è difficile accorgersi durante la corsa e ai quali non si vuole dare o non si riesce a dare la giusta importanza. E su questo sbaglierò probabilmente anch'io. Sono, nonostante le tue parole di fiducia, un testardo. Ma ripeto, preferisco sbagliare da solo, piuttosto che per opera di qualcun'altro distante centinaia di chilometri. D'altronde come dice Ligabue: "...perchè a sbagliare sono bravissimo da me!". Un caro saluto
necessita di verificare:)
leggere l'intero blog, pretty good
Posta un commento